Omar Pezzotti: "Uniti si vince"
09-12-2011 17:05 - News Generiche
Il Segretario Generale verdeblù, Omar Pezzotti, racconta e si racconta: il calcio, il campionato difficile ma entusiasmante, le sue esperienze, i tifosi, il piccolo Aron. Conosciamo chi, dietro le quinte, aiuta a tenere le redini della Società.
Sei arrivato ad aprile, hai vissuto la promozione storica. Cosa ricordi di quei giorni?
Sono arrivato alle battute finali della stagione precedente, ho avuto la fortuna di vivere una vittoria storica, che resterà per sempre nella leggenda del calcio bresciano e nazionale.
E´ stato tutto fantastico, perché non ci ha regalato niente nessuno, tutto quello che abbiamo vinto ce lo siamo guadagnato partita dopo partita, solo grazie alla nostra determinazione.
La squadra sta facendo fatica. Come vedi questo campionato?
Quest´anno la musica è cambiata, primo perché la Prima Divisione è un Campionato molto duro, secondo perché il coefficiente di difficoltà si è innalzato, dopo che in estate sono sparite molte Società, terzo direi che ci ha messo un po´ del suo anche la Lega. Mi spiego meglio: nel nostro girone sono state inserite le quattro retrocesse dalla Serie B, oltre ad altre squadre molto forti che hanno ambizione di promozione. Anche a detta degli addetti ai lavori, il nostro è il girone più tosto in assoluto, basta dire che nel girone "A", sono tre o quattro le squadre costruite per vincere. Nel nostro girone ce ne sono almeno una dozzina.
Defendi ha trovato i primi gol, un ragazzo che sta dando tutto. Il gruppo è molto compatto, non credi?
Sì, sono convinto che abbiamo un ottimo gruppo, lo spogliatoio è unito e avendo la fortuna di vivere con i ragazzi ogni partita in trasferta devo dire che sicuramente è un nostro punto di forza. Per quanto riguarda "Defe", sono molto contento, è un ragazzo umile che è arrivato nei professionisti dalla porta secondaria, infatti fino a qualche anno fa giocava in Promozione, poi una chiamata ed è cambiato il palcoscenico.
Parliamo di te. Non sei nuovo per la Prima Divisione. Parlaci della tua carriera calcistica.
Devo dire che quando ricordo il mio inizio, sento i brividi per la schiena, e forse è proprio questo che mi spinge a frequentare questo splendido sport, che per me è fatto di passione, di valori e di emozioni.
La mia carriera da dirigente inizia all´età di 22 anni, nella squadra del mio paese a Rivoltella, frazione di Desenzano del Garda, che militava nel campionato di Seconda Categoria, al primo anno è subito promozione in 1^ Cat., con allenatore un certo "Pippo" Pontoglio che quest´anno ho ritrovato come allenatore dei Giovanissimi Nazionali alla FeralpiSalò.
Dopo tre anni in Prima Categoria centriamo la vittoria e il passaggio in Promozione. Poi cinque anni splendidi a Rezzato, in Promozione, dove al primo anno centriamo la promozione in Eccellenza, con allenatore Ivan Guerra, altro allenatore ritrovato alla FeralpiSalò dove allena la Scuola Calcio.
Poi un anno alla Cremonese in 1^ Div. da Segretario Generale e due anni al Rodengo Saiano in Seconda Divisione.
Questa è una categoria difficile, che ho già vissuto a Cremona, sicuramente metterò tutta la mia esperienza e tutta la mia determinazione al servizio della squadra per centrare la salvezza, l´obbiettivo della stagione.
Non bisogna mai dimenticare da dove si è partiti se si vuole essere consapevoli di dove si vuole andare!
Pensi che sia giusto che ci siano così tanti controlli da parte della Lega?
Penso che sia colpa di quei club che hanno sempre fatto le cose
superficialmente. Il calcio è uno sport bellissimo ma non sempre
rappresentato da persone limpide e questo nuoce a questo movimento.
Purtroppo ancora oggi sentiamo parlare di club che non pagano gli stipendi
e non versano le ritenute, questo non può essere tollerato nel 2011.
Quindi dico sì, che è giusto che ci siano questi controlli, anzi ben
vengano, perché i club virtuosi devono essere premiati, e la FeralpiSalò è sicurametne una Società modello da questo punto di vista.
Concludo facendo un esempio banale ma molto significativo: vengo da una famiglia che mi ha insegnato che prima di andare a far la spesa devo guardare nel portafoglio quanti soldi ho.
Nel calcio molte società dovrebbero fare così, invece spesso sperano che i soldi arrivino o peggio ancora sanno che non arriveranno e fanno spese a dismisura lo stesso. Conclusione, è giusto che la Lega vigili
rigorosamente.
Un saluto ai tifosi.
Alla FeralpiSalò abbiamo un gruppo di tifosi splendido che ci sta seguendo anche in trasferte lunghe e impegnative.
A loro va un grosso ringraziamento per i sacrifici che fanno, e una preghiera di supportare questi ragazzi che al primo anno di 1^ Div. sta trovando qualche difficoltà. Abbiamo un grande Presidente, una Società solida, un allenatore e uno staff molto preparato, un ambiente che ci circonda tranquillo, che consente di lavorare in armonia, quindi con l´apporto di tutti, compresi i nostri tifosi la salvezza non può sfuggirci. Uniti si vince!!!
Infine un grazie a Judit che mi sopporta quando torno da una sconfitta e un bacio a mio figlio Aron, futuro tifoso della FeralpiSalò...
Sei arrivato ad aprile, hai vissuto la promozione storica. Cosa ricordi di quei giorni?
Sono arrivato alle battute finali della stagione precedente, ho avuto la fortuna di vivere una vittoria storica, che resterà per sempre nella leggenda del calcio bresciano e nazionale.
E´ stato tutto fantastico, perché non ci ha regalato niente nessuno, tutto quello che abbiamo vinto ce lo siamo guadagnato partita dopo partita, solo grazie alla nostra determinazione.
La squadra sta facendo fatica. Come vedi questo campionato?
Quest´anno la musica è cambiata, primo perché la Prima Divisione è un Campionato molto duro, secondo perché il coefficiente di difficoltà si è innalzato, dopo che in estate sono sparite molte Società, terzo direi che ci ha messo un po´ del suo anche la Lega. Mi spiego meglio: nel nostro girone sono state inserite le quattro retrocesse dalla Serie B, oltre ad altre squadre molto forti che hanno ambizione di promozione. Anche a detta degli addetti ai lavori, il nostro è il girone più tosto in assoluto, basta dire che nel girone "A", sono tre o quattro le squadre costruite per vincere. Nel nostro girone ce ne sono almeno una dozzina.
Defendi ha trovato i primi gol, un ragazzo che sta dando tutto. Il gruppo è molto compatto, non credi?
Sì, sono convinto che abbiamo un ottimo gruppo, lo spogliatoio è unito e avendo la fortuna di vivere con i ragazzi ogni partita in trasferta devo dire che sicuramente è un nostro punto di forza. Per quanto riguarda "Defe", sono molto contento, è un ragazzo umile che è arrivato nei professionisti dalla porta secondaria, infatti fino a qualche anno fa giocava in Promozione, poi una chiamata ed è cambiato il palcoscenico.
Parliamo di te. Non sei nuovo per la Prima Divisione. Parlaci della tua carriera calcistica.
Devo dire che quando ricordo il mio inizio, sento i brividi per la schiena, e forse è proprio questo che mi spinge a frequentare questo splendido sport, che per me è fatto di passione, di valori e di emozioni.
La mia carriera da dirigente inizia all´età di 22 anni, nella squadra del mio paese a Rivoltella, frazione di Desenzano del Garda, che militava nel campionato di Seconda Categoria, al primo anno è subito promozione in 1^ Cat., con allenatore un certo "Pippo" Pontoglio che quest´anno ho ritrovato come allenatore dei Giovanissimi Nazionali alla FeralpiSalò.
Dopo tre anni in Prima Categoria centriamo la vittoria e il passaggio in Promozione. Poi cinque anni splendidi a Rezzato, in Promozione, dove al primo anno centriamo la promozione in Eccellenza, con allenatore Ivan Guerra, altro allenatore ritrovato alla FeralpiSalò dove allena la Scuola Calcio.
Poi un anno alla Cremonese in 1^ Div. da Segretario Generale e due anni al Rodengo Saiano in Seconda Divisione.
Questa è una categoria difficile, che ho già vissuto a Cremona, sicuramente metterò tutta la mia esperienza e tutta la mia determinazione al servizio della squadra per centrare la salvezza, l´obbiettivo della stagione.
Non bisogna mai dimenticare da dove si è partiti se si vuole essere consapevoli di dove si vuole andare!
Pensi che sia giusto che ci siano così tanti controlli da parte della Lega?
Penso che sia colpa di quei club che hanno sempre fatto le cose
superficialmente. Il calcio è uno sport bellissimo ma non sempre
rappresentato da persone limpide e questo nuoce a questo movimento.
Purtroppo ancora oggi sentiamo parlare di club che non pagano gli stipendi
e non versano le ritenute, questo non può essere tollerato nel 2011.
Quindi dico sì, che è giusto che ci siano questi controlli, anzi ben
vengano, perché i club virtuosi devono essere premiati, e la FeralpiSalò è sicurametne una Società modello da questo punto di vista.
Concludo facendo un esempio banale ma molto significativo: vengo da una famiglia che mi ha insegnato che prima di andare a far la spesa devo guardare nel portafoglio quanti soldi ho.
Nel calcio molte società dovrebbero fare così, invece spesso sperano che i soldi arrivino o peggio ancora sanno che non arriveranno e fanno spese a dismisura lo stesso. Conclusione, è giusto che la Lega vigili
rigorosamente.
Un saluto ai tifosi.
Alla FeralpiSalò abbiamo un gruppo di tifosi splendido che ci sta seguendo anche in trasferte lunghe e impegnative.
A loro va un grosso ringraziamento per i sacrifici che fanno, e una preghiera di supportare questi ragazzi che al primo anno di 1^ Div. sta trovando qualche difficoltà. Abbiamo un grande Presidente, una Società solida, un allenatore e uno staff molto preparato, un ambiente che ci circonda tranquillo, che consente di lavorare in armonia, quindi con l´apporto di tutti, compresi i nostri tifosi la salvezza non può sfuggirci. Uniti si vince!!!
Infine un grazie a Judit che mi sopporta quando torno da una sconfitta e un bacio a mio figlio Aron, futuro tifoso della FeralpiSalò...
Fonte: Ufficio Stampa