Emanuele Filippini: "Mi piacciono le sfide. Sono prontissimo"
09-07-2012 18:39 - News Generiche

SALÒ - Sensazioni. All´inizio contano molto. Se positive ed abbinate ad una realtà come la FeralpiSalò, allora il matrimonio s´ha da fare.
Emanuele Filippini ha sposato il progetto del Settore Giovanile verdeblù. Ne prenderà le redini e proverà a condurre la carrozza insieme a cocchieri e passeggeri: allenatori e ragazzi.
"Le sensazioni sono ottime, anche grazie all´enorme voglia di fare bene di questa società Non si parte da zero, ci sono buone basi da implementare. La programmazione esemplare, in un Settore Giovanile professionistico è essenziale. Ho accettato questo incarico perché mi piacciono le sfide, l´ho detto anche al Presidente Pasini. Mi piacevano quando giocavo, le adoro adesso. Ci sarà molto da lavorare, da fare e non vedo l´ora. Ma con il supporto di mio fratello Antonio sarà tutto più facile. Lui sarà assorbito dal suo ruolo di allenatore, ma tra noi basta uno sguardo e poche parole per capirci. Ci sarà grande sinergia per dividerci il lavoro.
Il mio primo progetto sarà l´organizzazione dell´intero Settore Giovanile verdeblù. In modo da potenziare le possibilità di portare almeno un paio di giocatori in Prima Squadra ogni anno. So bene quanto Pasini ci tenga ai giovani e mi piace molto questa mentalità. In questo ambito le soddisfazioni personali vanno messe da parte per basare tutte le proprie energie sui ragazzi. A livello tecnico, fisico e psicologico ci aspetta un grande lavoro.
Il mio motto? Me lo ha tramandato mio fratello, che a sua volta lo assorbì da mister Mazzone: "Palla a noi, giochiamo noi". Con le pallonate non si va da nessuna parte. Inculcheremo la mentalità del bel gioco, di squadra, uniti per fare bene".
Emanuele Filippini ha sposato il progetto del Settore Giovanile verdeblù. Ne prenderà le redini e proverà a condurre la carrozza insieme a cocchieri e passeggeri: allenatori e ragazzi.
"Le sensazioni sono ottime, anche grazie all´enorme voglia di fare bene di questa società Non si parte da zero, ci sono buone basi da implementare. La programmazione esemplare, in un Settore Giovanile professionistico è essenziale. Ho accettato questo incarico perché mi piacciono le sfide, l´ho detto anche al Presidente Pasini. Mi piacevano quando giocavo, le adoro adesso. Ci sarà molto da lavorare, da fare e non vedo l´ora. Ma con il supporto di mio fratello Antonio sarà tutto più facile. Lui sarà assorbito dal suo ruolo di allenatore, ma tra noi basta uno sguardo e poche parole per capirci. Ci sarà grande sinergia per dividerci il lavoro.
Il mio primo progetto sarà l´organizzazione dell´intero Settore Giovanile verdeblù. In modo da potenziare le possibilità di portare almeno un paio di giocatori in Prima Squadra ogni anno. So bene quanto Pasini ci tenga ai giovani e mi piace molto questa mentalità. In questo ambito le soddisfazioni personali vanno messe da parte per basare tutte le proprie energie sui ragazzi. A livello tecnico, fisico e psicologico ci aspetta un grande lavoro.
Il mio motto? Me lo ha tramandato mio fratello, che a sua volta lo assorbì da mister Mazzone: "Palla a noi, giochiamo noi". Con le pallonate non si va da nessuna parte. Inculcheremo la mentalità del bel gioco, di squadra, uniti per fare bene".
Fonte: Ufficio Stampa